giovedì 3 ottobre 2019

Correva l'anno 1995...

Amica mia,
eccoci! Indovina cosa ho trovato?
Nei meandri della mia libreria oltre ai tanti libri ed altrettanta polvere (etciù!) ho scovato gli annali del mio liceo.... anno 1995 dove la tua sister ha pubblicato la recensione di un film.... "Free Willy"....che emozione vedere nome e cognome scritti in un "libro" anche se interno alla scuola.

- Hola Amica! Per quanto il film "Free Willy" non sia tra i miei preferiti, mi congratulo lo stesso con te, perchè non è da tutti avere una pubblicazione dei propri scritti. Brava! 

Mi si sono aperti i famosi casetti della memoria e tanti ricordi si sono affollati!
Sono stati anni complicati quegli anni per me; non tanto il 1995 che era l'anno del I liceo (terzo anno) dopo il ginnasio al liceo classico. Quell'anno ha segnato  la mia "rinascita scolastica".
L'approdo alle superiori infatti è stato pessimo ma con la mia costanza e l'aiuto dei miei sono riuscita a superare davvero quel tunnel. Proprio il peridodo delle superiori che rappresenta il periodo dell'adolescenza, della spensieratezza per me è stato un lungo periodo passato sui libri e basta!
La pressione che quel tipo di scuola puo' trasmettere è incredibile: su 24 ore settimanali vedi per 18 ore l'insegnante di latino e greco che puo' anche diventare il tuo peggior incubo...
Tornando indietro non credo lo sceglierei più: selettivo e con l'unico sbocco dell' università. A me è sempre piaciuto studiare ed avevo anche ottimi risultati ma col senno di poi non lo consiglierei. Soprattutto oggi giorno che serve più praticità e quella scuola, per quanto possa aprirti la mente, rimane solo una base e la casa sopra poi devi costruirla continuando a studiare.

- Posso immaginare quanto non sia stato facile. Il Classico è molto molto impegnativo, forse il liceo più difficile di tutti ed è un peccato che si debba viverlo negli anni più belli della vita. Seppur avendo frequentato il liceo Psicopedagogico, posso dirti, che nemmeno io, studentessa non proprio modello, riuscivo ad avere tempo di fare altro se non studiare. Calcolando che non era proprio sotto casa mia e dovevo prendere 2 autobus e fare un pezzo a piedi prima di arrivare, e l'oario di uscita era alle 14.20, arrivnado a casa verso le 15.30/15.45, dovevo prima nutrirmi per poi ritornare subito sui libri, fino all'ora di cena. A volte mi toccava studiare anche fino alle 22.00, e la mattina però, la sveglia era sempre alle 5.45! Mi vedo in quel periodo stressata e stanca fisicamente, con mia madre che puntualmente mi rimproverava dicendo: "Sei sempre chiusa in camera tua, non ti si vede mai!" Capito? Oltretutto...ma questa è un'altra storia.
Se posso dirti, concordo con te...non rivivrei mai quei giorni!!!
 
A parte questa digressione posso dirti che invece scrivere è sempre stato un sogno nel cassetto, sono sempre riuscita meglio ad esprimermi scrivendo una lettera....
Mi piacerebbe anche scrivere un romanzo, sai, ma l'ispirazione non c'é ancora! Chissà se un giorno arriverà....

- Amica mia, nulla è impossibile, basta solo iniziare... 
Mai messo in dubbio le tue capacità letterarie...😊
Chissà, magari un giorno scriveremo un Romanzo a due mani!
Smile 😃
Lena

-Smile...a te Sorella!!😀
Eka

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