sabato 5 settembre 2020

E (Ri)eccoci!

Sister, 

eccoci di nuovo..... cos'è successo in questo periodo?

Se lo saranno domandato i nostri numerosissimi (futuri, speriamo! 😂) lettori 😆

E' tantissimo che non ci scriviamo MA in effetti noi abbiamo continuato a sentirci senza mai abbandonarci.

E' semplicemente successo che è venuta a mancarci l'ispirazione e prese dalla quotidianità abbiamo tralasciato questa nostra "chiacchierata scritta".

Ne sono successe in questo lungo periodo e la pandemia attuale è l'ultimo avvenimento in ordine cronologico.

Non vorrei fare una cronistoria di quello che è stato; fatto sta che il Covid 19 ha obbligato tutti noi, in qualche modo, a fermarci, guardarci dentro e riflettere.

Tu Eka che ne dici?

Smile 😀

Lena 

 

Hola chica!😎

Vero, non abbiamo più scritto sul nostro blog, ma ne avevamo ben donde! Questa situazione inverosimile del Covid19, ci ha distratte e lasciate attonite, facendoci perdere di vista anche le piccole cose del quotidiano. Purtroppo, stiamo vivendo una realtà a cui non eravamo preparati, mai vissuta prima e ancora, dopo mesi, ci dobbiamo abituare ad indossare mascherine e tenere le distanze di sicurezza dalle altre persone, cosa per me non facile, visto che sono una persona che ha bisogno di contatto fisico.

Sì, concordo con te, che dovremmo fermarci a riflettere un po' di più su questa nostra situazione, e fare tesoro di questa esperienza perchè non riaccada in futuro di dover perdere un numero sregolato di persone, solo perchè non si è rispettati le regole imposte dalla sanità. Una pandemia come questa c'è già stata e forse ce ne saranno altre nella storia, l'importante è non mollare ed essere uniti nella battaglia, aiutando soprattutto chi ha più bisogno.

In bocca a lupo a tutti...anche a te Sister!

Baciotti

Eka

 

giovedì 3 ottobre 2019

Correva l'anno 1995...

Amica mia,
eccoci! Indovina cosa ho trovato?
Nei meandri della mia libreria oltre ai tanti libri ed altrettanta polvere (etciù!) ho scovato gli annali del mio liceo.... anno 1995 dove la tua sister ha pubblicato la recensione di un film.... "Free Willy"....che emozione vedere nome e cognome scritti in un "libro" anche se interno alla scuola.

- Hola Amica! Per quanto il film "Free Willy" non sia tra i miei preferiti, mi congratulo lo stesso con te, perchè non è da tutti avere una pubblicazione dei propri scritti. Brava! 

Mi si sono aperti i famosi casetti della memoria e tanti ricordi si sono affollati!
Sono stati anni complicati quegli anni per me; non tanto il 1995 che era l'anno del I liceo (terzo anno) dopo il ginnasio al liceo classico. Quell'anno ha segnato  la mia "rinascita scolastica".
L'approdo alle superiori infatti è stato pessimo ma con la mia costanza e l'aiuto dei miei sono riuscita a superare davvero quel tunnel. Proprio il peridodo delle superiori che rappresenta il periodo dell'adolescenza, della spensieratezza per me è stato un lungo periodo passato sui libri e basta!
La pressione che quel tipo di scuola puo' trasmettere è incredibile: su 24 ore settimanali vedi per 18 ore l'insegnante di latino e greco che puo' anche diventare il tuo peggior incubo...
Tornando indietro non credo lo sceglierei più: selettivo e con l'unico sbocco dell' università. A me è sempre piaciuto studiare ed avevo anche ottimi risultati ma col senno di poi non lo consiglierei. Soprattutto oggi giorno che serve più praticità e quella scuola, per quanto possa aprirti la mente, rimane solo una base e la casa sopra poi devi costruirla continuando a studiare.

- Posso immaginare quanto non sia stato facile. Il Classico è molto molto impegnativo, forse il liceo più difficile di tutti ed è un peccato che si debba viverlo negli anni più belli della vita. Seppur avendo frequentato il liceo Psicopedagogico, posso dirti, che nemmeno io, studentessa non proprio modello, riuscivo ad avere tempo di fare altro se non studiare. Calcolando che non era proprio sotto casa mia e dovevo prendere 2 autobus e fare un pezzo a piedi prima di arrivare, e l'oario di uscita era alle 14.20, arrivnado a casa verso le 15.30/15.45, dovevo prima nutrirmi per poi ritornare subito sui libri, fino all'ora di cena. A volte mi toccava studiare anche fino alle 22.00, e la mattina però, la sveglia era sempre alle 5.45! Mi vedo in quel periodo stressata e stanca fisicamente, con mia madre che puntualmente mi rimproverava dicendo: "Sei sempre chiusa in camera tua, non ti si vede mai!" Capito? Oltretutto...ma questa è un'altra storia.
Se posso dirti, concordo con te...non rivivrei mai quei giorni!!!
 
A parte questa digressione posso dirti che invece scrivere è sempre stato un sogno nel cassetto, sono sempre riuscita meglio ad esprimermi scrivendo una lettera....
Mi piacerebbe anche scrivere un romanzo, sai, ma l'ispirazione non c'é ancora! Chissà se un giorno arriverà....

- Amica mia, nulla è impossibile, basta solo iniziare... 
Mai messo in dubbio le tue capacità letterarie...😊
Chissà, magari un giorno scriveremo un Romanzo a due mani!
Smile 😃
Lena

-Smile...a te Sorella!!😀
Eka

sabato 21 settembre 2019

Momenti Imbarazzanti parte 2

Hola!
Parte 2 dedicata sempre a mia madre che oggi avrebbe compiuto 70 anni. Auguri Mamma! 
Allora, eravamo rimasti al primo bacio, lo scambio di gomma, ok, ma avevo dimenticato il giorno in cui caddi…
Avevo circa 8 anni, forse anche meno, comunque, ero in vacanza a Campo di Giove, grazioso paesino dell'Abruzzo, e insieme a mia cugina, come ogni giorno, mi recavo al parco giochi. Di solito passavamo per la strada principale, ma quel giorno per fare prima, facemmo la scorciatoia. A me non piaceva passare di là, perché la strada era stretta e buia, e per questo ero costretta a farla di corsa. Quel giorno qualcosa andò storto perché appena girai nel vicolo...tonf! "Erika dove sei finita?"mia cugina, ed io: "Sono caduta dentro al tombino!" Il coperto non era stato agganciato ma appoggiato, ma nel buio non me ne ero accorta. Quando uscii fuori, mia cugina: "Ti sei sporcata la maglietta, adesso sentirai tua madre!" Feci spallucce e me ne tornai verso casa, ma ogni volta che mi guardavo la maglietta, la macchia di sporco cresceva sempre di più. Arrivata, mia madre mi corse incontro spaventata, chiedendomi cosa fosse accaduto ed io ovviamente raccontai il fatto e quando mi chiese di togliere la maglia, alla vista di ciò che vidi, svenni. Nel frattempo arrivò la guardia medica che mi visitò e mi mise un bel cerotto dal petto alla pancia e mi disse: "Mi dispiace piccola, a causa di questa ferita profonda, le tue "sise" non cresceranno." Mi guardavo il medico e la sola cosa che riuscivo a pensare era a quanto fossi stata fortunata a non morire di tetano per il tombino arrugginito.
Vorrei dire a quel dottore che oggi, porto una quinta di reggiseno! Tiè, alla faccia sua!
Da quel giorno ero diventata la bambina del tombino e questo non perché qualcuno mi avesse visto caderci dentro ma grazie alla linguaccia di mia cugina.
  • Il quinto ricordo, vorrei dimenticarlo visto che ero già grandina, avevo 18 anni, e in un mese, me ne sono successe di tutti i colori. Ero in vacanza da una mia amica in Sardegna, forse la prima volta senza i miei genitori. Lisa, così si chiamava la mia amica, mi presentò subito ai suoi amici, tra i quali c'era un adone di nome Sal. Wow, ero uno strafigo, abbronzato, occhialetto tondo alla John Lennon (non da vista ma da sole), fisicato, insomma, proprio BBono! Ero giovane e gli ormoni giravano a 2000... Dopo un po' che eravamo tutti intorno al falò, lui mi chiese di fare un giro, soli, sulla spiaggia, ovviamente io accettai. Passeggiammo per una decina di minuti, ma ci allontanammo parecchio dalle luci, così in un attimo ci trovammo nel buio più completo. Non vedevo un' H, lui parlava, parlava e ad un certo punto...tonf! Caddi in una mega buca fatta da qualche bambino la mattina. Immagina la scena: completo buio, lui che cerca di aiutarmi tendendo le sue mani verso di me, che però sono andate ovunque, anche nei miei occhi, ma mai arrivate a toccare le mie. Sono riuscita a liberarmi da sola nel buio, a uscire da quella buca "maledetta", e nel momento in cui cercavo il mio lui... tonf! Sal era caduto nella buca. Insomma, non è stato un primo appuntamento, ma una buca totale che faceva acqua da tutte le parti! Ah ah ah...carina questa!
  • Giorni dopo, Sal e gli altri amici erano in spiaggia a giocare a beach volley, li vidi da lontano mentre facevo una passeggiata in bicicletta. Quando si accorsero di me, mi fecero cenno di raggiungerli, così presi la bici e sfrecciai verso di loro, tra le pozzanghere create dalla pioggia del giorno prima. Ovviamente le evitavo per non schizzarmi, fino all'ultima che non potevo evitare per quanto fosse larga, così decisi di passare al centro, perché in fondo quanto poteva essere profonda? Gli stessi bambini che avevano creato le buche in spiaggia, erano passati di lì perché la pozzanghera era talmente grande che mi inghiottii con tutta la bicicletta. Quando mi liberai, il primo pensiero fu:mi avranno vista? Sì, perché li vidi tutti a testa alta in cerca della mia presenza...vitale! "Stai bene?" risposi: "Sì grazie, credo proprio che tornerò a casa adesso". E dopo sarei potuta andare altrimenti, conciata come un cencio da strizzare?
  • Non mi persi d'animo, mi cambiai e raggiunsi i miei nuovi amici con disinvoltura al campo da beach. Quando mi videro, nessuno disse nulla, così mi tranquillizzai, pensando che la sfiga fosse finita. Ma non era così. Guardavo loro giocare e tenevo i punti, poi qualcuno mi chiese: "Ti va di giocare al posto mio?" risposi titubante: "Beh, mi piacerebbe anche perché sono bravina in questo sport, sono nella squadra titolare della mia scuola". Tutti sorpresi e contenti, mi sollecitarono sempre di più, finché non mi alzai e trotterellando entrai in campo, o meglio, cercai di entrare in campo, quando il filo che teneva la rete, nascosto sotto la sabbia, non mi fece lo sgambetto. Accadde tutto in un attimo: i rampini saltarono uno dopo l'altro, e fui avvolta come un salame nella rete di pallavolo. Ci vollero più di 30 minuti per liberarmi.
Ecco, penso di averti raccontato parte delle mie disavventure da Paperino, perché se dovessi raccontarle tutte, finirei a scrivere a fine mese. Mia madre rideva a crepapelle ogni volta che le raccontavo e mi sembra ancora di sentirla ora che le sto scrivendo. Grazie per averle condivise con me Amica mia.
Smile 😀
Eka


Tesoro!!
Certo: di sicuro divertenti ora ma in quel periodo credo avresti voluto scappare!!!
Però brava, non ti sei mai persa d'animo e l'autoironia che ti contraddistingue non ti ha mai abbandonata.
Io in realtà non ne ho di ricordi....questo non vuol dire che non abbia mai fatto "figuracce" ma evidentemente il mio incoscio tende a rimuoverle! 😏
Sicuro se dovesse tornarmi qualcosa in mente sarai la prima  a saperlo 😉
Smile 😃
Lena

mercoledì 18 settembre 2019

Momenti Imbarazzanti parte 1

Hola!
Vorrei dedicare questo post a mia madre, scomparsa 8 anni fa in questo giorno. Non voglio angosciare nessuno perchè già è stata una giornata pesante e triste nel ricordo di lei, e so che mia madre non approverebbe.
Ho intenzione di farti ridere Lena, raccontandoti i miei "momenti imbarazzanti", vissuti in età giovanile (mia madre rideva come una matta ogni volta che glieli raccontavo 😀).
Allora, vediamo da dove posso iniziare...
  • Il primo ricordo risale all'infanzia... ero in vacanza a Sarteano dalla mia bis nonna, mio padre mia aveva portato al parco giochi. Mi piacevano tutte quelle costruzioni di ferro fatte a cupola, dove ci si poteva arrampicare e anche dondolarsi a testa in giù? foto in basso per capirci.
    Non amavo le altalene senza schienale perchè non avevo molto equilibrio e sapevo di cadere, ma nonostante tutto, quando un bambino, spinto dalla madre a salirci, cominciò a gridare, io per tranquillizzarlo cosa feci? " Hey bambino, ti faccio vedere io come si fa!". Salii sull'altalena tutta fiera, poi spinsi le gambe su e giù e poi, doppio carpiato all'indietro e bum per terra a faccia avanti...nel fango! Il bambino scappò via a gambe levate. Bella figura che avevo fatto.
  • Il secondo ricordo risale alle scuole medie, forse in prima media, non ricordo con precisione. Ero seduta al primo banco di fronte la cattedra, in aula c'era il Prof di Tecnica che spiegava l'alto forno. Fin qui tutto ok, fino a quando il Prof si alza dalla sedia, si appoggia con il sedere sulla cattedra, (ti ricordo che io ero di fronte a lui) e la patta dei pantaloni si apre. Da ragazzina qual'ero, abbassai subito la testa per l'imbarazzo, e il Prof accortosene, mi fece una domanda a bruciapelo, alla quale risposi correttamente ma senza alzare lo sguardo. Così, mi rimproverò dicendomi che ero stata maleducata a parlare con una persona senza guardarla in faccia, e che se non avessi subito alzato la testa mi avrebbe messo una nota. Gli risposi che non potevo farlo, non potevo alzare la testa e lui si arrabbiò, minacciandomi di mandarmi dal Preside. Al che, mi spaventai e gli gridai a gran voce: "Prof, io la testa la alzo solo dopo che lei si è tirato su la zip dei pantaloni!" Divenni rossa come un peperone dopo quelle parole, la classe scoppiò a ridere e anche il Prof. Poi disse: "Ti meriti un più", ed io: "Per cosa?" Lui: "Per avermi detto la verità con il rischio di mandarmi in giro per strada in questa condizione. Grazie". Con l'esperienza di oggi potrai dire, beh hai fatto una buona cosa, ed io ti risponderei, certo, ma vallo a dire alla Me a 11 anni che si imbarazzata di vedere anche il proprio padre in mutande?
  • Il terzo avevo 13 anni, e durante il mio primo bacio "serio", mi accorsi che la gomma da masticare che prima era nella mia bocca, era finita in quella del mio fidanzatino 😏. Non so perchè mi vergognai, visto che fino a poco prima, la sua lingua aveva esplorato la mia bocca. 
Per il momento mi fermo, anche se ne ho tante ancora da raccontare, ma voglio passare la palla a te amica mia...
Smile 😀 Eka

venerdì 13 settembre 2019

Mens sana in corpore sano


Amica mia, 
ti conunico che oggi, finalmente, dopo diversi anni ho ripreso la palestra... ed era anche ora! 😄
Lo dicevo da troppo tempo, avrei voluto farlo prima ma per impegni vari  e mancanza di tempo rimandavo di continuo.
Adesso invece ho proprio deciso che era il caso.
Devo dire che mi sento più "carica", in forze. A volte basta davvero molto poco per far scattare la scintilla, per reagire e sentirsi meglio.
Per un'ora almeno sono risuscita a "spegnere" il mio cervello che è sempre perennemente acceso ed in piena attività.
Spero di riuscire a perdere qualche chiletto non solo per stare meglio fuori ma anche dentro.
Poi, si sa, dopo gli "anta" iniziano i primi "acciacchi" e prevenire è meglio che curare, o no?!
Non essendo una fan della sala pesi mi dedicherò al fitness, ballando un pò qua, tirando i muscoli di là: non mi risparmierò! Nel limite delle mie possibilità, ovvio!!
Ti aspetto? Vieni anche tu?
(Peccato che non abitiamo vicine.... 😔)
Smile 😃
Lena

Hola! Brava la mia Amica,
è proprio vero il detto "Mens sana in corpore sano"...e lo sport in qualsiasi forma, fa sempre bene!
Io e la mia pigrizia ci stiamo pensando, ma non per la palestra, piuttosto per delle belle camminate mattutine in un posto vicino casa mia chiamato "Sentiero delle fonti" (Repeat: Peccato che non abitiamo vicine.... 😔)
Quindi penso che da lunedì, comincerò sperando che le giornate siano un po' più miti. Tranquilla, sarai la prima a saperlo!!😂
Baci e Smile 😀


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Sai anch'io ho provato con le camminate ma purtoppo abitando in piena città e senza piste dedicate purtroppo camminare per le strade trafficate, con buche e marciapiedi disconnessi, non è proprio il massimo!
La palestra la considero un appuntamento fisso e pertanto "bisogna presentarsi"!
Comunque questo settembre ci sta regalando ancora giornate calde ed eccessivamente estive !!😂
Aspetta che rinfreschi un po'  😉
Smile 😃
Lena